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U16 – Da mangiarsi le mani!

Oggi di bello c’è stato solo il sole!

Una partita alla nostra portata è stata gettata al vento da errori banali, da palloni caduti dalle mani in avanti, da fasi difensive non coordinate, da un atteggiamento a volte non positivo e determinato, e specialmente da una scarsa attitudine al placcaggio. In merito si cita Gil, il famoso opinionista dalla bandierina gialla: “State ancora dormendo!”

E il Petrarca vince contro il Vicenza per 26 a 19.

Le mete del Rangers Rugby Vicenza sono di Gallinaro (trasformazione di Seraglio) al 3’p.t., di Candiago (trasformazione di Seraglio) al 1’s.t. e di Franchetti al 23’s.t.

Per il Petrarca le mete sono di La Raja al 10’p.t., di Donadello (trasformazione di La Raja) al 12’p.t., di Nicoletti (trasformazione di La Raja) al 30’p.t., di Giantin (trasformazione di Nicoletti) al 15’s.t.

Il Vicenza inizia bene, pressando il Petrarca e costringendolo alla difesa nella propria metà campo. Questa supremazia vicentina si concretizza al 3’p.t. con una azione di potenza di capitan Gallinaro (“Un capitano, c’è un solo capitano!”) che si invola, liberandosi di tre avversari e deponendo l’ovale in mezzo ai pali. Cecchin Seraglio trasforma.

Il Vicenza continua a premere, ma imprecisioni e scarsa convinzione impediscono ai Berici di incrementare il punteggio.

Al 10’p.t. una salita difensiva non coordinata dei tre-quarti biancorossi permette al patavino La Raja di infilarsi tra i vicentini, di scartarne tre e di segnare la prima meta.

Il Petrarca sale in cattedra, iniziando a macinare il suo gioco semplice ma efficace. Il Vicenza non reagisce e al 12’p.t. subisce un’altra meta ad opera di Donadello. Il piede di La Raja non perdona con una splendida trasformazione da una posizione difficile.

Al 30’p.t. è la volta di Nicoletti ancora per i bianconeri, dopo un’azione corale di mischia; e La Raja trasforma.

Il secondo tempo inizia con una vampata vicentina. Ci illudiamo che la musica sia cambiata. Infatti al 4’s.t. arriva la meta di Cadiago voluta con caparbietà dopo una lunga pressione. E Cecchin Seraglio trasforma.

Subiamo un giallo per Fantin (meritato) per un pericoloso placcaggio al collo. E deve restare in castigo per 10’.

Ma era fuoco di paglia. Il Vicenza si disunisce, perde l’”abbrivio” (direbbe qualcuno) e inizia a subire la pressione del Petrarca, che, per inciso, sbaglia pure molto, graziandoci più volte. Ma al 15’s.t. il Petrarca mette al sicuro il risultato con la meta di Giatin e con la successiva trasformazione di Nicoletti.

Iniziano i cambi e solo al 23’s.t. Franchetti accorcia le distanze.

Bisognerebbe crederci un po’ di più per ribaltare il risultato, ma non ci siamo né con la testa né con le gambe. E il Petrarca chiude la partita in attacco.

Era una partita che il Rangers Rugby Vicenza poteva far sua. Dobbiamo lavorare molto sulla rapidità di rischierarsi alla distanza regolamentare di 10 metri dopo una punizione, sulla voglia di placcare e sulla tecnica di placcaggio.

Come note positive possiamo dire che oggi non abbiamo subito infortuni (a parte una piccola contusione al nostro mediano Flaugnatti, oggi presente e in palla, ma qualche passaggio più teso sarebbe meglio!) e che possiamo contare su un cementato gruppo di mischia, su Gil, il filosofo (altra sua citazione “E cosa lanci, se el xè là?” – encomiabile, poi, il suo british aplomb), su Nuccia, il dirigente che dirige con piglio direttivo.

Li aspettiamo al ritorno in casa nostra, i Petrarchini, quando renderemo loro la vita molto più difficile di oggi. Ragazzi, al lavoro per la prossima sfida! “E su la testa!” (altra citazione di Gil). Abbiamo quindici giorni per smaltire botte e ferite. Il campionato è tutto da giocare e sicuramente ci riserverà grandi soddisfazioni, perché gli elementi di valori ci sono nel Vicenza! Oggi intanto il punto di bonus difensivo lo abbiamo portato a casa!

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