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Serie A girone 2. Partita a senso unico quella vinta con l’Avezzano. Il 66 a 0 finale si commenta da solo………….dal nostro inviato

Rangers Rugby Vicenza vs Autosonia Avezzano Rugby  66 – 0 (pt. 40 – 0)

Passa in archivio anche la diciassettesima giornata di campionato. Il 66 – 0 con cui i biancorossi hanno sconfitto gli abruzzesi dell’Avezzano, non lascia spazio ad ulteriori commenti. Il notevole divario fisico e tecnico tra le due squadre ha determinato questo punteggio finale che costituisce per questo campionato il più largo passivo imposto alla perdente e per di più a zero. Lodevoli sotto il profilo della volontà, ammirevoli per aver mandato in campo una formazione veramente giovane, gli abruzzesi, che al campionato devono chiedere ancora ben poco visto la loro situazione di classifica, non hanno quasi mai impegnato i “nostri”. Al Rangers Vicenza bastano 25 minuti per mettere a segno le quattro mete che danno diritto al bonus, vero obbiettivo di giornata. Era attesa la vittoria come era atteso il sole o quantomeno ,l’assenza di precipitazioni dopo la vittoria nel gelido pomeriggio patavino con il Cus Padova. Ecco finalmente la possibilità di giocare una partita interna senza pioggia, sembra strano, ma fa notizia, un vero avvenimento. Infatti il cielo, per ampi tratti azzurro, permetteva al sole di fare bella mostra di se ed illuminare lo splendido tappeto erboso dello Stadio del Rugby. Una situazione ambientale ottimale per giocare a rugby e per rendere confortevole la presenza in gradinata di 242 spettatori, ovviamente tutti di fede biancorossa. Nelle fila biancorosse, va rilevato l’esordio in serie A di Enrico De Toni, trentunesimo giocatore impiegato in questo campionato dal coach Roberto Rampazzo. L’ultimato campionato under 23, permette l’inserimento di questa veloce ala che da par suo coronerà la sua prestazione con una bella meta e un 3 su 4 dalla piazzola. La partita, fin dalle prime battute, si svolge a senso unico. Nella prima frazione di gioco si contano ben 6 mete dei padroni di casa, 3 delle quali messe a segno dal secondo centro Herenu, meta man di giornata, e le altre 3 rispettivamente da Iotti, Cenghialta e De Toni. Un primo tempo che lascia presagire un pomeriggio senza affanni e senza sorprese. Stante la situazione, per l’inizio del secondo tempo, il tecnico dei berici, Rampazzo, ricorre ad un robusto turnover. C’è il Capoterra che attende sul loro campo i biancorossi, partita anticipata a sabato prossimo, e di conseguenza è quanto mai opportuno dare spazio alla panchina favorendo il riposo di chi in questo campionato è stato costantemente impegnato. Ed ecco allora Gallo prendere il posto di Herenù, Tonello rileva Pavin e Stanica sostituisce Rizzo, mentre in prima linea è il rientrante Dolcetto a rilevare Pogni. Tutto lascia presagire un secondo tempo che sulla falsariga del primo confermi la bontà delle sostituzioni e incrementi ulteriormente il vantaggio, 40 a 0, acquisito in questa prima frazione di gioco. Ma un primo imprevisto accade già al 3’ minuto di gioco. Traverso deve prendere il posto di Barbato che, vittima di un infortunio, deve suo malgrado lasciare il terreno di gioco. Per il ginocchio colpito si pensa al peggio, ma per fortuna, dopo la diagnosi medica, la cosa risulta meno grave del supposto. Passa un solo minuto e andiamo in meta per la settima volta. Questa volta è Dolcetto a realizzare. Pochi minuti dopo ecco il secondo imprevisto di giornata. Stanfill, la prestante terza centro del pacchetto biancorosso, dopo essere stato toccato duro dai tacchetti di una avversario e lamentando un taglio profondo alla coscia, reagisce in malo modo facendosi giustizia. Breve conciliabolo tra il giudice di linea e l’arbitro, il signor Pennè, il quale estrae dalla tasca il cartellino rosso che allontana il nazionale USA dal campo e con ogni probabilità anche dalla prossima partita di campionato. Il tutto avviene sul 47 a 0 per i padroni di casa, in una partita che ha di fatto già detto tutto e che quindi non avrebbe avuto più motivo alcuno per arrivare a conseguenze così pesanti. Seppur in inferiorità numerica, nei 24 minuti restanti, i berici riescono ad andare in meta altre 3 volte. Stanica, Tonello e Masi portano a 10 le mete realizzate. Nel rugby, contrariamente al altri sport dove oltre ad un certo scarto di punteggio si dice di aver infierito sull’avversario, giocare con impegno come hanno fatto i biancorossi, fra l’altro in inferiorità numerica, è considerato massimo segno di rispetto verso l’avversario. Un rispetto che l’Avezzano si merita completamente, in considerazione del grande prestigio e della grande storia che il club abruzzese ha da sempre nel rugby tricolore. Per noi è motivo di soddisfazione l’ampia vittoria, il buon stato fisico atletico dell’intera squadra (eccezion fatta per lo sfortunato Barbato), l’alto morale che si respira dentro e fuori dallo spogliatoio e il punto rosicchiato in classifica al Colorno e al Valpolicella. Infatti, nelle ultime due partite, i biancorossi hanno saputo recuperare 2 punti sugli emiliani e 1 sui veronesi. Ci sono ancora 5 partite da disputare e tutto ci autorizza a credere in un finale di campionato avvincente, degno dei vari Gus Van Sant, Alfred Hitchcock o David Cronenberg autentici maestri del cinema thriller. Una menzione speciali la merita Ludovico Torregiani, che grazie alla sua costanza di rendimento, al suo carattere indomito e battagliero, al suo essere onnipresente si aggiudica il Most Valuable Player di giornata. Già il pensiero corre a sabato quando in terra sarda i “nostri” affronteranno il Capoterra, tosta ed irriducibile formazione che, seppur da noi battuta all’andata, è in grado di mettere in difficoltà anche le compagini più attrezzate, non ultimo il forte Valpolicella che pur battendo i nostri prossimi avversari, si sono visti negare, sul proprio terreno, il punto di bonus, permettendo così proprio ai berici di rosicchiare a loro un prezioso punticino in classifica. Di un punto riduciamo lo svantaggio anche con i parmensi del Colorno, capofila della nostra serie, in virtù del successo interno con il Cus Padova ottenuto, anche in questo caso, senza bonus. Forza biancorossi, forza Rangers Rugby Vicenza

Rangers Rugby Vicenza: Marchiori, De Toni, Herenù (1′ s.t. Gallo), Pavin (1′ s.t. Tonello F.), Iotti, Doglioli (capitano), Bano (12′ s.t. Masi), Stanfill, Barbato (3′ s.t. Traverso), Pelizzari, Torregiani (Vice capitano), Rizzo (1′ s.t. Stanica), Furegon (12′ s.t. Mazzini), Cenghialta, Pogni (1′ s.t. Dolcetto)
A disposizione; Fracca
Allenatore: Piovene – Rampazzo

Autosonia Avezzano Rugby: Lanciotti R.(27′ s.t. Cesarini), Rossi (1′ s.t. Volpe), Colaiuda, Lanciotti S., Taccone (12′ s.t. Costantini), Guardiano, Volpe G., Farina, Babbo (10′ s.t. Cinque), Bonomo, Mercurio (24′ s.t. Pulsoni), Santangelo, Ranalletta, Burca (1′ s.t. Venditti), Di Cinto.
Allenatore: Pratichetti

Marcatori: p.t. : 5’ m. Iotti (5-0); 7’ m. Herenù tr. Pavin (12-0); 17’ m. Herenù tr. Pavin (19-0); 25’ m. Herenù tr. Pavin (26-0); m. Cenghialta tr. Pavin (33-0); m. De Toni tr. Pavin (40-0); s.t. 4’ m. Dolcetto tr. De Toni (47-0); 23’ m. Stanica tr. De Toni (54-0); m. Tonello tr. De Toni (61-0); m. Masi (66-0).
Arbitro: Sig. Stefano Pennè (Milano)
Giudici di linea: Filizzoli Mariolino, Poggipollini Alfonso

Cartellini: p.t. 23′ (giallo) Marchiori; s.t. 16′ (rosso) Stanfill

Calciatori: Pavin 5/6; De Toni 3/4

Man of the match: Ludovico Torregiani

Note: Cielo sereno, terreno in ottime condizioni, spettatori 242.

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