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Rugby in biblioteca e non solo: VINCENTI‏

C’è un nuovo libro che parla di rugby, una buona idea per Natale e non solo. Parla di una squadra di rugby fortissima, dove il coraggio non è a parole, è di fatto e sotto gli occhi di tutti. Non è facile comprendere a fondo il significato di quello che questi ragazzi stanno mettendo in campo, non è nemmeno facile anche solo guardare cosa combinano. Per questo e per far meglio comprendere di cosa si tratta c’è un bel libro, con tante foto e tante storie. VINCENTI il titolo, quelli del rugby in carrozzina il sottotitolo. Perchè di questo si tratta. Il libro è bello e fatto bene, a Padova in occasione della partita con il SudAfrica era presente un banchetto per la vendita, un pò da una parte. Gli atleti del rugby in carrozzina invece li abbiamo visti prima in campo poi sul palchetto del terzo tempo, io li ho visti anche giocare una partita vera. Tra loro Paolino, un amico dei miei ragazzi, qualche vacanza assieme in barca quando tutto era facile e splendeva il sole, in tutti i sensi. Poi la sera della maturità la gita a Jesolo ed un tuffo dal pontile, si era spostato più in avanti perchè lo avevano avvertito che l’acqua era bassa, mai poteva immaginare che più al largo fosse ancora meno profonda, pochi centimetri, era buio. Io so del suo coraggio indomito, di una famiglia eccezionale,della sua capacità di portare a termine gli studi anche se non muove nè gambe nè mani, è tornato in barca a vela su Spirito di Stella, ma ha trovato ancora più voglia di fare con i compagni del rugby, diventa non solo coraggio per se stessi, si diventa parte di una squadra. Il pallone è tondo, i passaggi sono difficili, la destinazione è quella, l’area di meta, il modo per fermare gli avversari è andargli contro o fare i blocchi. Per passare oltre bisogna sfondare, spesso si ribalta la carrozzina e nessuno di loro credetemi può rialzarla da solo, il livello di invalidità comunque alto per tutti fa punteggio, qualcuno va dentro anche se non ha possibilità di andare oltre, ci va perchè rugby ogni tanto vuol dire anche tirare una gran botta e non tirarsi indietro, non solo segnare un punto.Lo so non perchè ho letto il libro, perchè sono andato a vedere una partita tra Padova e Vicenza H81, tanto per far capire quante persone a noi vicine possono essere coinvolte. Paolo l’ho trovato al terzo tempo fuori dallo stadio,ci siamo stretti la mano, non so se mi capite, mi ha accompagnato al banchetto,e anche qui c’è da riflettere, a comprare il libro, serve per aiutarli nella loro organizzazione, che è comunque costosa perchè servono persone per accompagnarli ovunque, e sono una nazionale, non una squadretta che si muove in città. I racconti sono da brivido, vi garantisco una lettura molto piacevole anche se commovente, testo di Sbrocco e di Elena Barbini ( cognome noto). Certamente è più facile per noi trovarlo e comprarlo che per loro fare un passaggio o un palleggio, ve lo garantisco, e loro fanno le partite. Da VINCENTI. Noi?
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