Sono stati pubblicati sul sito Fir i nuovi gironi della serie A ed Eccellenza.
Scongiurate le mancate iscrizioni di alcune società in difficoltà economica e in procinto di riassetto societario, il torneo eccellenza prende il via a ranghi completi, pertanto l’Accademia Fir di stanza a Parma resta nella serie A e viene inserita nel girone centro sud, come pronosticato.
Il girone in cui è inserito il Rangers Rugby Vicenza rispetta il principio di territorialità proposto dalla Fir e votato dalle società praticamente all’unanimità. Pertanto nessuna possibile valutazione della classifica del campionato appena concluso, e Verona e Valpolicella che vanno nel girone centro/nord nella prima fase.
Le avversarie del Vicenza? Badia e Valsugana per restare con le avversarie delle ultime recenti battaglie, Rubano ed Udine per affrontare il livello superiore dello scorso anno, Tarvisium che arriva come neopromossa ma che ben conosciamo e rispettiamo. La differenza per le trasferte da affrontare rispetto l’anno scorso è evidente, la riduzione in termine di costi e di tempo per i ragazzi anche. Aspetto da non sottovalutare poi la possibilità per tutti di seguire la squadra in trasferta, e ovviamente di avere un pubblico ben più numeroso nelle partite casalinghe grazie alla presenza dei tifosi ospiti. Le prime tre del girone andranno poi a giocarsi la promozione, le ultime la salvezza incrociando le pari classificate del girone centro/nord in un ulteriore girone da sei squadre. Pertanto nella seconda parte di campionato resteranno tre squadre venete, e altre tre squadre derivanti dal girone due, composto da Verona, Valpolicella, Milano, Brescia, Lumezzane e Colorno, che sia il girone promozione o retrocessione. Anche in questo caso trasferte affrontabili da tutti e sfide già vissute nella nostra storia. Nel girone promozione si passa poi ad una fase ad incrocio con l’altro girone omologo, per la retrocessione invece saranno le ultime due di ogni girone a scendere in B senza ulteriori spareggi. Pronostici? Impossibile ogni previsione, l’ultima parola, come sempre, al campo.
