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Un pomeriggio di sport

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Un pomeriggio di sport, ma parlato, non praticato, in Fiera a Vicenza su invito di Daniela Sbrollini. Spesso queste iniziative restano un pò autoreferenziali, servono comunque a restare aggiornati, a capire come va in giro per l’Italia e nel mondo, servono anche a noi per non restare chiusi nel nostro ambito con qualche atteggiamento da sport di nicchia e di sani principi che in realtà se vai a ben vedere ogni sport ha i suoi lati positivi, anche più di noi. Raro che si parli di rugby in queste occasioni, raro anche che a Vicenza ci sia una serie di personaggi comunque importanti. Invece capita che quando si parla di benessere e collaborazioni tra Fiera Vicenza e Fiera di Rimini, dove la manifestazione del ” benessere” è a livello mondiale, poi ti mandino i dati del fatturato italiano e veneto legato ai prodotti sportivi, che in anni di crisi comunque sono in crescita, e ti prende un senso di orgoglio, capita anche che presentino una sede importante di attività sportiva a servizio di una città, il centro della Ghirada a Treviso, a tutti noi ben noto, e nelle immagini proiettate ovviamente tanto rugby, così ti senti più a tuo agio seduto in platea con una maglia a righe orizzontali o con un maglione rosso con un gattone con l’ovale tra le zampe. Ancora due dati su Assosport che riunisce come associazione le ditte produttrici di materiale sportivo, poi il saluto di Nicolai che fa gli onori di casa, la nomina di Vicenza a città europea dello sport è in gran parte merito suo che in questi anni si è speso in lungo e in largo per gli impianti sportivi cittadini; come sempre una citazione alla nostra società, tra le più attive della città nella realizzazione degli impianti, della pratica sportiva dei giovani e nella propaganda scolastica. Infine arriva Malagò, presidente del Coni e personaggio che non ha bisogno di presentazioni. E succede quello che non ti aspetti: dopo alcune note sul suo passato sportivo di alto livello nel calcetto nazionale, dice che ha due figlie sportive praticanti, ma che se avesse avuto due figli maschi gli avrebbe fatto piacere che uno giocasse a rugby e l’altro facesse canottaggio. Augusto fa partire un applauso spontaneo del pubblico, poi gli porterà un libretto della nostra propaganda, un modo di dirgli grazie. Alla fine altro colpo di scena: approfittiamo del contatto avuto in uscita con Malagò per consegnare una brochure nostra a Matteo Marzotto, che aveva fatto da anfitrione, spiegando l’attività di Rugby motivazionale nelle imprese, il suo interesse è sincero, Fabio Coppo gli ricorda di avere già fatto una formazione esperienziale di rugby presso la Marzotto, ci promette di venire a fare personalmente da testimonial per questa attività, in un prossimo futuro presso l’impianto di via Baracca.Gli stringiamo la mano con vigore: un gesto che ci è venuto spontaneo, a tutti noi tre presenti, la mia stretta non fa danni, quelle di Augusto e Fabio certamente di più, visto che se ne va un pò perplesso ma sorridente, dicendo che lui è abituato a mani più ” molliccie”. Raccontiamo tutto a Daniela Sbrollini, che ci ha intanto raggiunto, contenta anche lei.
A noi ora il pallino, anzi, il pallone, che meglio di così non poteva andare.

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