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SECONDO STOP STAGIONALE PER I CADETTI DEL VICENZA

Domenica sfortunata in terra polesana per i cadetti del Vicenza.

Al termine di 80 minuti di gioco, nei quali il Vicenza ha senza ombra di dubbio dimostrato di essere tecnicamente superiore, il risultato ha volto a favore dei padroni di casa del Frasinelle per 16 a 10.

A sbloccare il risultato è stato per primo il Vicenza che, al 24°, sfruttando un calcio di punizione nei pressi dei 22 avversari ha ottenuto un nuova punizione ai cinque che Sands ha prontamente battuto e in percussione ha sfondato la difesa avversaria, il calcio addizionale non è riuscito, punteggio 0/5.

Al 38° sfruttando una touche il Frasinelle è riuscito a fare meta e a sbagliando il calcio addizionale a pareggiare il punteggio. 5/5.

Si val al riposo, anche se il punteggio non rispecchia minimamente l’andamento della partita, con il Vicenza che costruisce moltissimo, ma con gioco viziato da irregolarità non rilevate, sul punteggio di parità.

Inizia la ripresa ed il Frasinelle al 48 riesce ad imbastire l’unica azione degna di nota ed a sfuggire alla difesa Vicentina depositando la palla in meta per la seconda volta, anche questa non trasformata, 10/5.

Trascorrono 5 minuti ed al 53° il Vicenza raccoglie al volo un calcio di rinvio avversario, innesca una veloce azione alla mano sulla destra del fronte di attacco che porta Ferrari a depositare la palle in mezzo ai pali la successiva trasformazione fallita porta il punteggio in parità sul 10 a 10.

A questo punto i toni della partita si sono accesi, due cartellini gialli per il Vicenza e tre per il Frasinelle, ne sono la prova.

Nonostante le raccomandazioni dell’allenatore i giocatori Vicentini sono caduti nel tranello del gioco rissoso ai limiti della correttezza, e essendo più giovani e meno “smaliziati” degli avversari hanno commesso qualche fallo di troppo e due di questi hanno permesso ai padroni di casa di trasformare due calci e a portare al 60° il punteggio sul 13 a 10 ed al 70° sul risultato finale di 16 a 10.

Il Vicenza ha, nonostante tutto, dimostrato di essere ben disposto in campo, di saper far girare bene il pallone, di saper difendere altrettanto bene, ha concesso solo due azioni agli avversari che però hanno sfruttato al meglio.

Il risultato non pregiudica l’obiettivo del girone, complica solamente il cammino poiché le due prossime partite non devono essere fallite.

L’esito della gara è stato pregiudicato da alcune, sempre le solite, sbavature che con l’esperienza certamente spariranno e dall’errore di aver accettato il gioco degli avversari.

La troppa correttezza dei nostri giocatori nel corpo a corpo questa volta ha fatto la differenza in negativo.

Unica nota veramente stonata della partita è stata la maglia gialla in campo.

Nel Rugby le decisioni arbitrali sono sacro sante ,e nessuno si sogna di criticarle aspramente come succede in altri sport, e proprio per questo motivo dovrebbero essere prese da giudici di gara all’altezza degli incontri.

I designatori prima di mandare allo sbaraglio dei giovani inesperti dovrebbero ter presente dei contendenti in campo.

Visto che il Rugby, anche se giocato correttamente è uno sport molto fisico, certe tendenze di sostituire la tecnica con la scorrettezza dovrebbero essere stroncate sul nascere e non ignorate.

Questa non vuole essere per nessuno motivo una scusante per giustificare il risultato della partita.

Perdere una partita giocando bene ci sta pienamente, anzi serve per cercare di eliminare gli errori.

Questa è solamente lo sfogo di uno che frequenta da poca l’ambiente regbystico ciò nonostante si è reso conto che se questo e quanto ci si può aspettare dai nuovi direttori di gara, cari appassionati del Rugby, il futuro sarà molto buio.

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