Ferma la First XV per gli impegni della Nazionale maggiore e in vista del prossimo appuntamento di campionato previsto per il prossimo 30 novembre, abbiamo pensato di scambiare quattro chiacchiere con Fabio Coppo per fare un po’ il punto della stagione dopo 6 gare disputate. Ecco il Coppo pensiero:
Fabio, la pausa di campionato per gli impegni della Nazionale ci consente di tirare un po’ le fila di quanto accaduto dall’inizio della stagione. Vuoi darci una tua prima valutazione di questa prima parte di campionato?
Una valutazione non completamente positiva, abbiamo lavorato e raccolto meno di quanto abbiamo seminato, alcuni errori sono costati cari i termini di punteggio ma la volontà di crescere e di lavorare non è mai mancata e questo è un elemento basilare.
Sei le partite giocate fino ad oggi, con 2 vittorie e 4 sconfitte e il quarto posto nel girone a quota 11 punti. Eppure la sensazione che si percepisce è che la situazione avrebbe potuto essere migliore. Quanto sta influendo il lavoro di inserimento di giocatori molto giovani nel bilancio della squadra?
Sicuramente siamo in credito con la fortuna, meglio ancora siamo in credito con noi stessi, perché a parte la sconfitta in casa della Tarvisium, dove ricordo abbiamo giocato per più di un tempo in 14, le altre partite ci potevano vedere tranquillamente vincitori, non ho ancora dimenticato, e penso che non ci riuscirò mai, la sconfitta nella partita d’esordio con Udine (all’ultimo secndo su piazzato finito contro il palo n.d.r.). Per quanto riguarda i giovani e il loro inserimento sicuramente un po’ mancano di esperienza, ricordando poi che la stessa squadra dei senior è in realtà se escludiamo qualcuno, davvero molto giovane, sia per età che per vissuto rugbystico.
Lo scorso anno eri Direttore Tecnico, ora sei anche allenatore della First XV. Come valuti l’impatto della tua presenza in allenamento ed in panchina da parte dei tuoi ragazzi?
Indubbiamente è stato per tutti un cambiamento è come tutti i cambiamenti ci vuole il tempo necessario per creare quel clima di fiducia reciproca, fondamentale in qualsiasi squadra o team. Io credo molto nel lavoro, nella crescita tecnica e nel coinvolgimento dei giocatori nelle scelte e nelle decisioni.
Se tu dovessi dare un punteggio ai diversi reparti della squadra, quali sarebbero le tue valutazioni?
Una valutazione simile ai due reparti, un punteggio tra il 6 e il 7 ma con tanto margine di miglioramento o meglio di efficacia.
Parliamo di singoli, anche se il rugby per sua ispirazione è più portato a dare una vera immagine di squadra rispetto a tanti altri sport. Tre pareri secchi: Il giovane che ti ha maggiormente impressionato, il reparto su cui senti di dover lavorare di più e il/giocatore/i in generale che ha risposto meglio ai tuoi dettami tattici
Il giovane che mi ha maggiormente impressionato è Dal Martello, ha giocato con la confidenza e serenità di un senior. Il reparto su cui lavorare un po’ di più sono tutti e due, dobbiamo imparare ad essere efficaci nella semplicità. Per la terza risposta faccio fatica a fare un nome, ma direi la mediana.
Questa prima fase vede la Rangers confrontarsi con quanto c’è di meglio in Veneto rugbisticamente parlando. Quali secondo te i margini di miglioramento della squadra e quali le possibilità di strappare il pass per i play off? E diversamente, cosa manca a questa squadra per essere più competitiva?
Per arrivare ai playoff bisogna vincere contro la Tarvisium dopo la sosta, quella sarà una partita fondamentale per noi, per capire cosa possiamo fare da grandi, tutto passerà attraverso la voglia di battersi e l’efficacia delle nostre azioni. Questo credo sia anche ciò che manca ed è spesso mancato, essere efficaci, limitare gli errori, perché alla fine in questo sport non vince chi fa di più ma chi sbaglia di meno.
In bocca al lupo Coach! Grazie
Mel
