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Serie A girone 2. Si torna da Alghero con un punto. Peccato per le molte occasioni non concretizzate………..dal nostro inviato

A un passo dal miracolo di Natale. Il Vicenza c’ha provato fino alla fine, e anche di più, ad abbattere la corazzata Alghero. Sotto 16 a 11, due minuti dopo l’80’ i Rangers si sono spinti fino a due metri dalla linea di meta, vicinissimi all’impresa. Poi l’ennesima imprecisione in attacco della giornata ha frantumato il sogno biancorosso. Sospiro di sollievo dei tifosi di casa, qualche rammarico per i biancorossi, usciti a testa alta dall’ostico terreno di gioco dei sardi. Va detto subito: il Vicenza ha giocato a viso aperto mettendo più volte in difficoltà gli avversari. Nessun timore reverenziale, anzi. L’andamento della partita è stato dettato più dagli errori dei Rangers che dall’intraprendenza dell’Alghero; ai giallo rossi, alla fine, il merito di aver fatto valere l’esperienza di categoria e un pizzico di cinismo in più. Che il Vicenza non sia approdato in Sardegna solo per un weekend di vacanza si capisce subito: sotto uno splendido sole e una temperatura di 15 gradi è proprio il XV di Piovene ad aprire le danze. Due minuti dopo l’avvio, i Rangers schiacciano la palla in meta a conclusione di un’azione in velocità sul lato destro del campo: Masi schiaccia l’ovale in posizione decentrata. L’Alghero capisce subito che la seconda posizione in classifica del Vicenza ha il suo perché e dopo la mancata trasformazione della meta da parte di Pavin riordina le idee. Passano sei minuti e i padroni di casa si rifanno sotto con un piazzato di Gert Peens, il 38 enne estremo sudafricano approdato in Sardegna per coprire il ruolo di allenatore-giocatore. L’Alghero preme, recupera campo ma fortunatamente ha di fronte la difesa biancorossa ben schierata e capace di tenere alta la pressione. Il mini assedio dura dieci minuti, poi il gioco ritorna nelle mani del Vicenza. Al 18’ un’azione di rimessa dei Rangers viene bloccata con un fallo, siamo dentro i ventidue dei sardi. Dalla panchina biancorossa arriva l’indicazione di tentare la via dei pali. Scelta azzeccata: al 19’ Pavin, da posizione centrale, trasforma senza difficoltà e fissa il risultato sull’8 a 3. A metà del primo tempo il Vicenza sembra avere più benzina, Doglioli sfiora l’allungo con un tentativo di drop: la direzione è giusta, non la potenza del tiro. I biancorossi sbagliano, l’Alghero no e al 24’ grazie a un incidente difensivo dei vicentini riesce a cambiare il volto della partita. I giallo rossi liberano dai loro 22 cercando la touche ma la palla resta in campo. Pericolosamente. La difesa tentenna e non raccoglie, la palla rimbalza: una, due volte, alla terza ecco il più classico degli scherzi della palla ovale. Il rimbalzo inganna i difensori, la palla torna indietro e favorisce la pressione degli avanti giallorossi che con un abile giocata alla mano allargano fino all’uomo in più: tuffo di Giassi tra i pali e meta. La trasformazione per Peens è un gioco da ragazzi. Risultato ribaltato: 10 a 8. Il Vicenza incassa il colpo ma non si arrende. Prevalgono rabbia e grinta, è l’inizio di una task force di dieci minuti durante i quali i Rangers con due azioni distinte riescono a varcare la linea di meta dell’Alghero. La prima volta l’arbitro fischia un doppio movimento e annulla l’illusione della marcatura biancorossa, due minuti dopo un avanti sulla linea di meta spegne la decisa reazione di Stanfill e compagni. Proprio quando il Vicenza sembra dare il meglio di sé arriva la doccia fredda: a 7 minuti dal termine della prima frazione di gioco Peens mette a frutto l’ennesimo calcio di punizione e allunga sulla via dei pali la palla del 13 a 8. E’ il risultato che chiude il primo tempo, il Vicenza è sotto. Il cielo di Alghero cambia colore e arrivano le nuvole. Le stesse che accompagnano un rientro in campo decisamente da dimenticare. L’inerzia della gara è la stessa degli ultimi minuti della prima frazione: Alghero in avanti, Vicenza a difendere con orgoglio. Troppo. Tanto che al 42’ ci scappa l’ennesima scorrettezza fischiata dall’arbitro Castagnoli di Livorno. Non perdona nemmeno il cecchino sudafricano: l’Alghero chiude i suoi conti con il tabellone dei punteggi e fissa il 16 a 8. Al 47’ il parziale potrebbe essere più pesante ma i Rangers riescono ad opporsi a una mischia contro, dentro i loro 5 metri. E’ l’episodio che rilancia le velleità degli ospiti, che tuttavia non riescono ad approfittare dell’uomo in più per 10’. Il cartellino giallo sventolato dall’arbitro al nazionale tongano Apikotoa, colpevole di un pericolosissimo placcaggio alto, non facilita il lavoro di Pavin e compagni che nei 20’ finali si lanciano in un asfissiante assalto al fortino dell’Alghero. I Rangers per ben tre volte si affacciano oltre i 5 metri avversari: prima un tenuto e poi due imprecisioni nei passaggi di finalizzazione interrompono le pur belle e veloci giocate biancorosse. Così fino all’80’, quando tutti si aspettano il fischio dell’arbitro. Partita finita? No grazie, il Vicenza gioca col cuore e azzarda l’impossibile. Nel recupero Pavin trasforma la punizione del 16-11, ma nell’orologio dell’arbitro resta ancora qualche minuto da giocare. Quel che basta al Vicenza per gettarsi a due metri dalla linea di meta avversaria e provare a vincere in extremis, quel che basta per far venire i brividi sugli spalti, quel che basta per far alzare in piedi il pubblico del Maria Pia, diviso tra le proteste per l’eccessivo extra-time concesso e gli sguardi increduli puntati sul campo di gioco. Tutto vero? Sì. Anche l’avanti che rompe l’ultima emozione regalata dal Vicenza, a tempo abbondantemente scaduto. Si torna a casa. Con una sconfitta, certo, ma con la consapevolezza che si può competere ad armi pari con le grandi della categoria. Un grazie a Fabio Fogu, socio del Fan Club Rugby Vicenza nonchè puntuale “inviato”, per la sua precisa collaborazione.

Rangers Rugby Vicenza: Doglioli, Marchiori, Gastaldo, Herenù, Iotti, Pavin, Masi, Stanfill, Tonello E., Torregiani, Fracca, Rizzo, Furegon, Cenghialta, Dolcetto (77′ Pogni)
A disposizione: Mazzini, Nicoli, Gnata, Pelizzari, Traverso, Bonuomo, Tonello F.
Allenatori: Roberto Rampazzo e Matteo Piovene

Novaco Amatori Alghero: Costantini (15′ Deligios), Solinas, Apikotoa, Toniolo, Lorenzini, Peens, Daga, Rancati (72′ Paddeu), Giacci, Usai (56′ Spanu), Sirbu, Paco, Escobar, Spirito, Bonetti.
A disposizione: Berdini, Lombardo, Peana D., Peana A., Loi
Allenatore: Gert Peens

Marcatori: Primo tempo: 2′ meta Masi (0-5); 8′ c.p. Peens (3-5); 19′ c.p. Pavin (3-8); 24′ meta Giacci trasf. Peens (10-8); 33′ c.p. Peens
Secondo tempo: 2′ c.p. Peens; 42′ c.p. Pavin.

Arbitro: Castagnoli di Livorno.

Cartellini: Secondo tempo: 16′ giallo per Apikotoa

Punti conquistati in classifica: Novaco Amatori Alghero 4, Rangers Rugby Vicenza 1

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