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Serie A girone 2. Al Comunale non c’è gloria neanche per il Badia. I biancorossi vincono agilmente…..dal nostro inviato

Rangers Rugby Vicenza vs Zhermack Amatori Rugby Badia  47 – 15 (pt. 19 – 3)

La grigia situazione atmosferica è ormai diventata un classico. Il cielo è plumbeo e minaccia pioggia, la temperatura seppur non rigida è in ogni caso quella che induce gli astanti a coprirsi per bene. A tentare di modificare la situazione ambientale non bastano neanche le salve di coriandoli bianchi e rossi sparati all’ingresso del nostro quindici che per l’occasione entra in campo passando per il corridoio formato dai ragazzini della under 14 con alla testa l’Irish coach David Lind. Blessano, arbitro di giornata, verifica che si possa iniziare il match e con qualche minuto di ritardo fischia il kick off. Ha inizio la partita con il Zhermack Rugby Badia, blasonata formazione polesana. I nostri vogliono mettersi alle spalle la sconfitta pre-natalizia di Alghero e dimostrare ai quasi 300 spettatori che al secondo posto in classifica non ci sono per grazia divina ma perché hanno sempre macinato punti soprattutto in casa dove sono tuttora imbattuti. Nei primi sei minuti di gioco registriamo ben quattro mischie, il che ci induce a pensare che con le mani fredde, che di certo non favoriscono un buon “handling”, hanno a che fare entrambe le formazioni. Il primo bel “numero” della partita lo mostra il Badia il quale fa pervenire al numero 8, Davey, un inglesone del 1989,  che nel 2009 ha giocato con la nazionale irlandese under 20 dopo essere stato formato nella Sale Sharks Accademy, un pallone di qualità. Servito in piena velocità travolge Traverso e subito dopo, all’interno della nostra “22” deve intervenire con decisione Iotti per metterlo a terra e fargli così perdere il controllo del pallone. L’azione prosegue e gli ospiti hanno cosi la possibilità di giocare la palla nei nostri 5 metri. Primo pericolo di marca bianco celeste sventato con qualche apprensione ma una volta liberata la palla, li rispediamo fuori dalla zona punti. La partita stenta a decollare, le azioni da una parte e dall’altra sono frammentate e confusionarie. Siamo al 14’ e le mischie ordinate ora sono 10. Si attendono lumi. Pur avendo un possesso maggiore, i bianco celesti dimostrano di avere poche idee e ben confuse. Riescono a conquistare piccole porzioni di territorio ma vengono prontamente rispediti indietro dai nostri che a sua volta non mostrano altro gioco che quello di rimessa. I lumi tardano. Arriviamo al 20’ per assistere ad un intervento in puro stile basket effettuato dal nostro “ragazzone” e numero 8 ma made in USA. Infatti Stanfill inserendosi nel fraseggio di passaggi del Badia a metà campo, con agilità da consumato pivot, con un acrobatico salto porta il pallone dalla nostra parte. Ora il possesso e nostro e proviamo ad impostare una azione d’attacco. Conquistata la palla, Iotti a tutta velocità va in percussione obbligando due avversari a placcarlo, la palla giunge in qualche maniera a Stanfill che usando il braccio come un tentacolo riesce a conservarla. Ma anche questa azione non genera alcun pericolo per gli ospiti. Non si riesce a trovare, da una parte e dall’altra, la chiave della partita. Arriviamo al 22’ quando accade il fattaccio del “giallo” sanzionato a Pavin. Nell’intento di fermare un avversario lanciato nella nostra metà campo, la nostra apertura ferma in modo irregolare, e a detta del guardialinee interpellato dall’arbitro, pericoloso, l’avversario. Breve conciliabolo tra i giudici di gara e Blessano estrae il cartellino che allontana dalle operazioni di gioco il nostro Pavin. Siamo in inferiorità numerica e sotto di tre punti, frutto del calcio concesso contro la nostra apertura. Tutto lascia pensare ad prosieguo della partita ancora più complicato per i biancorossi, e invece, proprio da questo momento in poi la partita prende finalmente la svolta desiderata. I biancorossi mostrano maggiore aggressività, sia nelle manovre d’attacco che nei placcaggi, che risultano determinanti nell’impedire l’avanzamento degli avversari che pensano di passare all’incasso grazie all’uomo in più. Con carattere e caparbietà i biancorossi piantano il loro campo base nella metà campo bianco celeste e proprio da un calcio di punizione prontamente spedito in touche da capitan Doglioli, inizia la vera prima marcia di avvicinamento all’area di meta del Badia. Palla vinta in touche da Fracca, pronta la “maul” che guadagna ancora qualche metro ben dentro ai loro “22”. Blessano ferma il gioco perché ravvisa un “avanti” bianco celeste e ordina una mischia quasi davanti ai pali degli ospiti. Palla introdotta e ben tallonata dai vicentini. E’ Masi a servire Doglioli che arriva in velocità e disorientando con una finta il proprio difensore va a collocare la palla in area di meta. Siamo al 33’ minuto e il Rangers Rugby Vicenza in inferiorità numerica si porta in vantaggio grazie ai 7 punti, 5  con la meta e 2 con la trasformazione, messi a segno dal suo capitano, Bruno Doglioli. Un segnale chiaro e netto che comunica irrevocabilmente che la prima “grigia” mezz’ora di gioco è cosa archiviata. Si riprende il gioco e Badia cerca di riportarsi sotto anche grazie ad un calcio di liberazione alquanto maldestro di Gastaldo che finisce per servire la trequarti polesana. Sembra quasi cosa fatta per gli ospiti ma un provvidenziale avanti ravvisato dal giudice di gara ferma il gioco. E’ proprio durante questa azione che rimane a terra Iotti il quale, dopo l’intervento medico, si rialza con il ginocchio “trapanato” in due punti, souvenir involontario di tacchetti poco raccomadabili. Arriviamo così al 36’, quando l’arbitro estrae ancora un giallo dalla propria tasca ma questa volta è indirizzato a Davey, l’8 ospite, che reo di aver ancora una volta giocato da terra, viene invitato ad andarsene per 10 minuti. Ora sono i nostri in superiorità numerica. E la fanno valere subito, perché al 37’ una palla difesa caparbiamente da Stanfill, giunge a Gastaldo quando mancano ancora 30 metri all’area di meta. Il nostro centro imprime alla propria corsa una ulteriore accelerazione, si beve con una finta un paio di disorientati avversari, e con un tuffo plastico deposita l’ovale in paradiso. Gran bel gesto atletico, che ha finalizzato una azione caparbia, sfruttando, non appena avuta la possibilità, il vantaggio numerico. Un Vicenza molto più deciso e determinato ha preso il posto di quello balbettante ed impreciso visto nella prima mezz’ora di gioco. Calcio siderale di Pavin altri 2 punti sul pallottoliere. Ora siamo sul 14 a 3. Non è finito ancora il primo tempo, in quanto ci sono da recuperare un paio di minuti, e allora ecco Badia che rimette la palla in gioco, e i nostri pronti a catturarla con Fracca. Non sembra interessare ai nostri il confortante thè caldo che li attende nell’imminente riposo, tant’è vero che l’ovale passa con rapidità dalle mani di Masi a quelle di Stanfill il quale lo infila nel marsupio dell’accorrente Traverso, che a tutta, infila un buco conquistando ancora una volta la metà campo avversaria. I nostri sembrano trasformati, mentre gli ospiti accusano oltre il dovuto, l’assenza dal campo di uno dei loro migliori elementi. Poco importa ai berici, che accelerano con Doglioli fino a portarsi ancora una volta nella “22” avversaria. Doglioli con non poche difficoltà viene placcato quando arriva nei pressi degli ultimi 5 metri. Pronto il sostegno vicentino con Cenghialta che ghermisce da par suo il pallone puntando all’area di meta. L’estremo avversario riesce a fermarlo in extremis ma la terza linea di Brendola ha il giusto colpo di reni per consegnare la palla con un riciclo da brividi, all’accorrente Masi, al quale non resta che imprimere il proprio marchio sulla terza meta di giornata. E’ l’apoteosi. In gradinata si canta e si balla, ci si abbraccia con il primo che capita e si festeggia questa travolgente macchina (oggi diesel) da mete che è il Rangers Rugby Vicenza. Da posizione molto defilata Pavin, seppur di poco, non c’entra i pali. Quando l’arbitro manda tutti al riposo il tabellone recita un confortante 19 a 3. Dopo un breve intervallo, inizia un secondo tempo che promette scintille. Non può che essere così, si confabula in gradinata. Tre mete negli ultimi sette minuti del primo tempo di certo sono un buon viatico per la seconda frazione di gioco. E infatti, dopo solo un minuto di gioco, ecco la più ghiotta delle occasioni. Pochi metri dopo la metà campo, l’ovale arriva ad Herenu il quale punta la profondità del campo ricorrendo ad una delle sue accelerazioni, si arriva ad annusare il gesso della linea di meta, palla aperta al largo dove c’è sovranumero per i nostri trequarti. Purtroppo il passaggio decisivo di Barbato a Traverso non è dei migliori, la ricezione diventa assolutamente problematica e quando si era già tutti in piedi in tribuna per festeggiare il bonus, l’arbitro ferma il gioco per l’avanti della nostra terza linea. Tutto da rifare. Ma è sufficiente un sol minuto ai biancorossi per rimettere le cose a posto. Ancora una palla portata in avanti dall’instancabile Herenu, e dalla base, l’ovale viene aperto per l’inserimento di Stanfill il quale lo gira a Pavin che a sua volta vede arrivare di gran carriera Traverso. Questa volta riceve una pallone di qualità e con poche falcate lo deposita in mezzo ai pali per la più facile delle trasformazioni, ovviamente con il piede di  Pavin, modificando ancora una volta il parziale. 26 a 3 e bonus garantito. Il Badia accusa il colpo e si mostra visibilmente frastornato. Il possesso è decisamente di marca biancorossa e la conquista territoriale anche. Solo qualche incertezza permette una sporadica puntata degli ospiti nella nostra metà campo. Così avviene attorno al 50’ quando dopo una azione insistita dei polesani, che arrivano alla soglia dei nostri 5 metri, la palla viene letteralmente strappata di mano da Stanfill con gesto autorevole ed autoritario come compete ad un campione come lui. Vanifica l’azione bianco celeste i nostri si riversano immediatamente in avanti. Risalgono il campo giocando alla mano con una azione degna del più armonioso dei cori e innescando gli acuti di Gastaldo che accelera e lascia sul posto i propri controllori ma non l’altro “enfant terrible”, Niccolò Marchiori che gli è a magistrale sostegno. Ovale che in un battibaleno passa di mano tra Gastaldo e Marchiori e la palla viene, per la quinta volta, depositata proprio sotto i pali. Tutto molto bello, così bello da sembrar facile. Per la cronaca Pavin arrotonda il risultato portandolo a 33 a 3. Trenta punti di vantaggio non sono poca cosa, ma a rugby le sorprese sono sempre in agguato e come tradizione vuole si deve giocare in ogni caso a tutta anche per rispetto dell’avversario ( e per impedire un Colorno bis). Prima della ripresa del gioco, iniziano le sostituzioni. Bonuomo rileva proprio il fresco autore della meta, Marchiori, e  Herenu lascia spazio a Pippo Tonello, e Traverso a Pelizzari. Tre sostituzioni in campo biancorosso contro le due effettuate dagli ospiti all’inizio del secondo tempo, quando un pilone ed una seconda linea si avvicendarono. Si riprende a giocare, e con notevole freschezza atletica e autentico furore agonistico, i nostri si riversano nella metà campo avversaria, sembrano inarrestabili, travolgenti ed insaziabili. Una azione ariosa ci vede ancora una volta all’interno della “22” avversaria. Sembra che si voglia assestare il colpo del ko. Invece un avanti vanifica la nostra sfuriata e come se non bastasse ci viene fischiato un calcio di punizione per proteste. Doglioli, il nostro capitano, va oltre il consentito e si becca un giallo nonché i dieci metri di avanzamento per gli avversari. Una stupidaggine che in altre situazione potrebbe costare cara. Al 67’, quando il Badia cerca una reazione di carattere, un insidioso “up and under” spiove nella nostra area dei “22”. Stanfill agguanta il pallone chiamando il “mark” e senza pensarci due volte piazza un calcione strepitoso, alla Pavin per intenderci”, ricacciando indietro gli avversari di ben 60 metri…la gente di fede biancorossa in tribuna si spella le mani. Al 60’ minuto sostituzione in prima linea, esce Dolcetto ed entra Pogni. E’ Stanfill, man of the match di giornata, al 61’ ad andare in meta. Imbeccato con “timing” perfetto da Pavin, prende un buco sullo stretto e corre a realizzare la sesta meta. E’ l’apoteosi. Il Rangers Rugby Vicenza sta annichilendo una compagine di assoluto rispetto, di grande tradizione che in questo campionato ha fatto vittime eccellenti, non ultimo il temibile Alghero. Per Pavin, ordinaria amministrazione la trasformazione. Ora siamo 40 a 3 e l’impietoso divario in campo la dice lunga sulle difficoltà degli ospiti. Ma non bisogna farsi strane idee quando in campo ci sono squadre come quella bianco celeste. Sono anni che frequentano i campi di serie A e sanno perfettamente che non si molla mai e da loro tutti si aspettano uno scatto d’orgoglio. Prima di rimettere la palla in gioco c’è l’entrata in campo di Gnata che in seconda linea sostituisce Fracca autore di una prestazione di tutto riguardo. Lo scatto d’orgoglio polesano non tarda a venire. Una veloce azione portata sulla destra del campo da avanti e trequarti, grazie a veloci e precisi passaggi, ottimi sostegni e ferrea volontà di dimostrare che andare a Vicenza non voleva dire andare in gita, mette il terza linea Munerato, in condizioni di segnare la prima meta della partita. Con i due punti della trasformazione, anche Badia va in doppia cifra e portando il risultato parziale sul 40 a 10. Rientra in campo Doglioli e prende posto in prima linea Mazzini al posto di Furegon. Ma l’accelerazione giusta ancora una volta la impone Gastaldo che al 69’ riceve l’ovale da Rizzo, innesta il turbo e palla alla mano copre in un battibaleno i 35 metri che lo separano dalla meta numero 7. Un guizzo prodigioso che avviene dopo 70 minuti di partita e che è il migliore indicatore sulla condizione fisico-atletica della nostra squadra. Da posizione non proprio agevole e da una distanza piuttosto impegnativa, Pavin compie il suo capolavoro balistico di giornata. 47 a 10. Negli ultimi minuti di partita i nostri rallentano il ritmo lasciando un maggiore possesso agli ospiti che generosamente cercano di portare ancora qualche pericolo alla nostra retroguardia. Ma i biancorossi sono accorti e vigili, vanificano alcune iniziative del Badia e controllano con sufficiente autorevolezza l’andamento finale del match. Ovviamente però sono i bianco celesti a finire in avanti. E cosi al 38’ riescono a piazzare la seconda meta per iniziativa della linea dei trequarti che porta la loro apertura, Fratini, proprio a ridosso della bandierina della linea laterale di fondo campo, a mettere il pallone a terra. Da posizione angolatissima, la trasformazione non ha buon esito. Il risultato a questo punto è quello definitivo. 47 a 15. Cala l’oscurità al Comunale e con essa si chiude un match iniziato dai nostri con qualche titubanza ma che dopo i primi trenta minuti ha avuto un solo dominatore, il Rangers Rugby Vicenza. Agli ospiti va riconosciuta la continua ricerca di portarsi in avanti con correttezza ed impegno. Finisce così il girone d’andata e l’attesa già si sposta sul prossimo match, quando al Comunale sarà di scena quel Amatori Catania che ci inflisse la prima delle complessive tre sconfitte patite durante l’intero girone. L’appuntamento per tutti è dunque per domenica 20 gennaio.

Rangers Rugby Vicenza: Doglioli (Cap) (30’ s.t. Stanica), Marchiori (11’ s.t. Bonuomo), Herenù (11’ s.t. Tonello F.), Gastaldo, Iotti, Pavin, Masi, Stanfill (V. Cap.), Cenghialta, Traverso (11’ s.t. Pelizzari), Fracca (22’ s.t. Gnata), Rizzo, Furegon (27’ s.t. Mazzini), Barbato, Dolcetto (20’ s.t. Pogni).
A disposizione: Nicoli
Allenatore: Matteo Piovene

Zhermack Amatori Rugby Badia: Zarattini, Giolo, Tinazzo (22’ s.t. Sacco), Aretusini (18’ s.t. Masiero), Flagiello, Fratini, Zanirato (27’ s.t. Boscolo), Davey, Munerato, Chimera (21’ s.t. Marchetto), Michelotto D., Brizzante (1’ s.t. Michelotto F.), Bezuidenhout (1’ s.t. Colombo), Guglielmo (27’ s.t. Fanchin), Tellarini (18’ s.t. Biasoli).
Allenatore: Dardani

Marcatori: p.t.  24’ cp. Fratini (0-3); 33’ m. Doglioli tr. Doglioli (7-3); 37’ m. Gastaldo tr. Pavin (14-3); 40’ m. Masi (19-3); s.t. 3’ m. Traverso tr. Pavin (26-3); 11’ m. Marchiori tr. Pavin (33-3); 21’ m. Stanfill tr. Pavin (40-3); 26’ m. Munerato tr. Fratini (40-10); 29’ m. Gastaldo tr. Pavin (47-10); 38’ m. Fratini (47-15).   

Calciatori: Doglioli (Rangers Rugby Vicenza) 1/1; Pavin (Rangers Rugby Vicenza) 5/6; Fratini (ASD Amatori Rugby Badia) 2/3.

Man of the Match: Stanfill (Rangers Rugby Vicenza)

Arbitro: Blessano (Montebelluna)
G.d.l.:  Valbusa, Sibillin.

Cartellini:  24’ p.t. giallo Pavin (Rangers Rugby Vicenza); 36’ p.t. giallo  Davey (ASD Amatori Rugby Badia); 14’ s.t. giallo Doglioli (Rangers Rugby Vicenza)

Note: Tempo coperto, campo in ottime condizioni. Stadio Comunale 270 Spettatori

Punti conquistati in classifica: Rangers Rugby Vicenza 5; ASD Amatori Rugby Badia 0

Classifica Aggregata: Rangers Rugby Vicenza 38; ASD Amatori Rugby Badia 20;

 

 

 

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