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Serie A girone 2. Netta vittoria dei biancorossi con l’Amatori Parma. Ora si prepara lo sbarco in Sardegna………dal nostro inviato

Rangers Rugby Vicenza vs Amatori Parma Rugby   52 – 14 (pt. 38 – 7)

La fragorosa vittoria del First XV berico sui parmensi dell’Amatori era per molti aspetti attesa. Alla vigilia, da ogni dove era stata giustamente predicata attenzione e concentrazione, umiltà e impegno. I parmensi sono arrivati al Comunale occupando il penultimo posto in classifica, ma a nessuno passava per la testa di prendere sottogamba il penultimo impegno di questo indimenticabile 2012 ovale. Bisognava vincere per confermare la grande impresa con il Cus Torino della settimana precedente, bisognava vincere per mantenere imbattuta la nuova casa del rugby vicentino, il Comunale, e bisognava vincere per mantenere carico e sereno l’ambiente in vista della insidiosa trasferta ad Alghero dove i catalani faranno di tutto per renderci la vita difficile. La partita ha sin dall’inizio visto i nostri ragazzi protesi in avanti. L’obiettivo era chiudere la partita anzitempo per favorire l’annunciato turnover. Pronti via, e al sesto minuto è Torregiani ad andare in meta, grazie ad una buona palla fornitagli da Stanfill. Parma incassa ma non ha nessuna intenzione di fare la parte dello sparring partner di turno. Con volontà si riversa nel nostro campo, ma denota fin da subito alcune carenze nel mettere la stoccata. I nostri contengono le loro incursioni e giocano distendendosi in attacco con buone azioni corali. La nostra mischia, che rinuncia dal primo minuto fra gli altri a Dolcetto, Furegon e Fracca, contiene con qualche difficoltà gli avversari, ma quando l’area di meta si fa più vicina le cose si sistemano da sole. Al 16’ è capitan Doglioli ad andare in meta, sfruttando una buona azione in velocità originata proprio da una mischia nella “ventidue” avversaria. Stanfill, dopo una prima percussione, innesca l’azione dei trequarti, fino a far arrivare la palla al nostro estremo a cui non resta che depositarla in meta. Pavin da posizione defilata, dopo aver trasformato la prima meta concede il bis. Gli ospiti rimettono la palla in gioco, ma sono ancora i nostri a mostrare alcuni pezzi di bravura. Uno di questi lo esibisce Torregiani, proprio sotto la tribuna, quando entrando magistralmente in un raggruppamento, cattura il pallone portandolo dalla nostra parte. Alla McCaw e senza fuorigioco. Parma in ogni caso tenta di riproporsi in avanti e sembra gestire l’ovale con una certa sicurezza, guadagnano metri, ma sulla loro strada uno strepitoso Herenu chiude tutti i varchi con placcaggi esemplari che finiscono per incutere un certo senso di impotenza anche ai più impavidi dei portatori di palla. Arriviamo al 21’ quando proprio Herenu placca perentoriamente il proprio avversario diretto ma palla resta agli ospiti. Nel tentativo di aprirla per l’inserimento di un loro trequarti, favoriscono un sinronizzatissimo inserimento di Rizzo. Il nostro Riki , ha una certa confidenza con le situazioni d’intercetto. Per ben due volte nelle partite precedenti si era inserito con perfetto tempismo fra i trequarti avversari e con perfetto controllo di palla si era diretto verso l’area di meta avversaria ma in entrambe le occasioni, quando la meta era alla portata, veniva fermato dagli avversari. Ma la terza è quella buona. Legge perfettamente le intenzione dell’apertura avversaria e una volta fatto proprio l’ovale appena fuori dalla nostra area dei ventidue metri inizia una galoppata entusiasmante. Sono molti per tutti 75 metri, per una seconda linea seppur agile come Rizzo sono una distanza improba. Ma è proprio in questo frangente che decide di dare una grande lezione di dedizione a tutti, in campo e sugli spalti.

Decide di affermare il primato della volontà su quello della possibilità, decide che il coast to coast non è proprietà esclusiva dei trequarti e cocciutamente ribadisce l’articolo 1 della costituzione di questo sport e cioè…….. avanzare. Si forse gli avversari non sono ben sistemati in campo ma allora è giusto sottolineare che lui è molto più adatto a saltare che a correre, è portato molto di più al combattimento sul posto che alla “trenata” in apnea. Ma l’unico suo pensiero ora è quello di percorre questa lunga distanza che lo separa dal “paradiso verde” disegnando la retta più retta che c’è, una linea perfettamente diritta, così esatta da risparmiargli anche un solo centimetro in più. Leggermente ingobbito sulle spalle, mulina velocemente le lunghe leve e mostrando la schiena agli sgomenti levrieri che nel tentativo di andarlo a recuperare sono costretti a leggere il numero 4 portato così beffardamente e leggiadramente dal “nostro”, da un avanti e perciò, per definizione, un “lentigrado”. Gli ultimi metri sono quelli della sofferenza gli ultimissimi quelli della paura. Si certo la paura di aver dipinto la Gioconda e però non essere stato in gradi di dargli una degna cornice. La paura che qualcuno rinvenendo si aggrappi a lui, vanificando ancora una volta, l’ennesima, questa sua felicissima intuizione. Ma gli incitamenti dalla tribuna, si sommano a quelli dei compagni in campo e finalmente il nostro “sprinter” varca la linea di meta. Ora può respirare, ora può ricevere l’abbraccio dai compagni e l’ovazione del Comunale è tutta per lui. Ansimando rientra, e questa volta a piccoli passi quasi fosse schifato dall’idea di corricchiare, nella propria metà campo sperando che la trasformazione di Pavin comporti tempi lunghi, tali da permettergli di ricomporsi e ripartire. Pavin da posizione agevole passa all’incasso dei due punti supplementari. Ora la situazione è di 21 a 0. In ventuno minuti ventuno punti. Non male. Passano solo tre minuti e Parma conquista una buona palla in attacco. Touche a cinque metri dalla nostra linea di meta. Una occasione invitante per gli ospiti di dimostrare che a Vicenza non sono venuti ne per una scampagnata ne per porgere l’altra guancia. E così è. Si forma una maul che costringe i nostri arretrare visibilmente in difficoltà. Parma segna la sua meta e riduce il vistoso divario. Nessun rilassamento è consentito, nessuna distrazione deve essere concessa. Lo ribadisce con voce squillante Masi che dopo aver incassato la meta richiama energicamente i suoi. Una maniera per esorcizzare i fantasmi che altri parmensi, quelli di Colorno, ci hanno fatto amaramente conoscere. La risposta dei nostri è pronta. Dal 21 a 7 del 24’ minuto, si passa al 28 a 7 del 28’ grazie alla meta messa a segno da Barbato. Ci pensa Pavin a portare la squadra dentro ai ventidue avversari con un calcio di spostamento di oltre 40 metri, degno della migliore balistica.Gli ospiti lanciano la touche ma è Riki Rizzo che si impossessa della palla e mette i nostri nella condizione di formare una maul avanzante, copia incolla di quella subita poc’anzi dagli ospiti. Barbato mette palla a terra e raggiunge così il primo obbiettivo di giornata. Bonus incassato. Pavin arrotonda con altri due preziosi punti. Mancano ancora undici minuti alla fine del primo tempo e il risultato parla chiaro 28 a 7 per noi. La partita ristagna nella zona centrale del campo, si cerca di andare oltre li linee avversarie con i trequarti, ma complici alcuni off load non andati a segno e alcuni controlli precari della palla, il gioco risulta spezzettato pur senza essere cattivo o particolarmente falloso. Per il signor Bertelli da Brescia, solo ordinaria amministrazione. Arriviamo così al 35’ quando rinunciando a calciare per i pali, Pavin manda l’ovale in touche. Veloce consultazione dei nostri e si decide di andare per una giocata classica in maul dei nostri avanti. Barbato lancia, l’inesauribile Rizzo la mette in cassaforte e al momento giusto Torregiani varca per la linea. Seconda meta personale per la nostra terza linea. Il cronometro segna il 35’ quando il tabellone, dopo la mancata trasformazione di Pavin, indica un eloquente 33 a 7.  Il primo tempo sembra finire così, ma gli ospiti dimostrano di avere la scorza dura. Rimettono la palla un gioco e con coraggio cercano di portare scompiglio nella nostra metà campo. Ma la vena particolarmente ispirata di Herenu nei placcaggi e le potenti bordate della cannoniera Pavin, impediscono ai parmensi di impensierire più di tanto la nostra retroguardia. Non solo, ma al 38’ da una nostra touche in attacco, la palla viene “aperta” da Masi per Pavin e da questi a Doglioli, che serve subito Iotti il quale dopo aver impedito il placcaggio del diretto avversario, deposita la palla in meta. Da posizione molto angolata Pavin non c’entra i pali e il punteggio si stabilizza per questa prima parte della partita sul 38 a 7. Negli ultimi sgoccioli del primo tempo c’è solo il tempo per il “predicozzo” di Bertelli ad entrambe le prime linee ree di non ingaggiare correttamente. Inizia il secondo tempo ed inizia la girandola delle sostituzioni, che come anticipato alla vigilia, vogliono avere il carattere di un vero e proprio turnover, facendo entrare chi finora ha giocato meno consentendo così un riposo maggiore a chi ha speso di più. Ecco allora che Traverso rileva Gastaldo e Cenghialta prende il posto di Barbato nel ruolo di tallonatore e Fracca rileva Rizzo, autore di una splendida prova. Da subito il carattere indomito degli ospiti si riaccende e al quarto minuto, dopo una ripetuta serie di mischie  il tallonatore dell’Amatori trova la via della meta in mezzo ai pali. Una pura formalità la relativa trasformazione e risultato che muta in 38 a 14. Doglioli rimette la palla in gioco da centrocampo e da qualche parte echeggia un “ricordate Coloro” monito a non abbassare la guardia e tanto meno a pensare di avere già chiuso la pratica con l’Amatori Parma. Ma a differenza di allora giungono puntuale e decisi i placcaggi di Marchiori e dell’onnipresente Herenu che in maniera chiara e netta ribadiscono il “ di qui non si passa”. E’ certa anche la più modesta caratura tecnica dell’avversario a non spaventare più di tanto i nostri. La grande volontà e all’encomiabile impegno degli ospiti non sono supportati da un altrettanto importante tasso tecnico degli stessi, e a questo punto della partita, il nostro secondo posto in classifica contrapposto al loro penultimo si nota con nitidezza. Potrebbe essere ancor maggiormente evidente se gli automatismi dei nostri, venuti meno proprio per la questione del turnover, non ne risentissero oltre il dovuto. Si arriva al 53’ quando l’ennesimo cambio avviene nelle fila dei biancorossi. Esce Pogni ed entra Furegon. I nostri tendono a rallentare il gioco, rinunciando alle brucianti accelerazioni mostrate a Torino, ma d’altra parte la situazione è ben diversa. Non si attenuano invece i livelli di attenzione dei nostri interditori. Herenu continua stampare duri placcaggi  mandando chiari messaggi agli avversari. In qualche giocata si rivede Fracca, che con Gnata sono padroni della rimessa laterale, nel ruolo di “grinder” e questo non può che far un gran piacere agli otre duecento spettatori presenti in tribuna. Gli ospiti non demordono e si spingono in avanti. Purtroppo qualche errore nella gestione della palla, permette loro di introdurre qualche mischia, ma niente di più. Si arriva anche a commettere qualche leggerezza di troppo quando una palla innocua viene giocata alla mano da Doglioli per Marchiori dentro l’area di meta creando non pochi sussulti agli infreddoliti ed increduli spettatori. Ci va bene perché Parma non ha un collettivo in grado di penalizzarci, ma giocate del genere sono da evitare. Al 56’ e Bonuomo a prendere il posti di Iotti colpito duro in uno scontro di gioco e richiamato precauzionalmente in panchina. Al 60’ minuto arriva il riposo anticipato per Torreggiani “the warriors” che lascia il posto a Davide Pelizzari. Giungiamo così al 61’ quando Stanfill mostra uno dei suoi pezzi preferiti. Il molosso di Sacramento prende palla in uscita dalla mischia, ed innescando il turbo, abbatte il malcapitato difensore che goffamente aveva tentato di impedirgli l’avanzata e depone l’ovale oltre la linea di meta. Una pura formalità per Pavin spedire il pallone in mezzo ai pali. 45 a 14 recita il tabellone. Prima della rimessa in gioco esce Masi ed entra Oliva. Una ovazione accompagna in campo l’entrata di “Beddu” che esordisce così in serie A. Potrebbe essere un asettico dato di cronaca se non fosse che Oliva con questo suo esordio corona una meritata carriera fatta di esemplare serietà e assoluta dedizione. Sempre presente, non ci sono eventi atmosferici avversi, non ci sono acciacchi veri o supposti, non ci sono improbabili invasioni delle cavallette, Oliva c’è sempre. Potrebbe farla da bendato la strada che da casa sua, a Thiene, porta al campo di allenamento, la conosce perfettamente e quel che importa non ne ha mai avuto la nausea. Insomma quello che con una certa enfasi si definirebbe “un esempio da imitare”. Giusto allora, nell’ottica preventivata del turnover, premiare questo nostro portacolori e giusto rimarcare a piena voce la sua entrata in campo. Al 66’ dopo solo 14 minuti di gioco, Furegon deve abbandonare il campo. Accusa dolori e allora rientra Pogni in prima linea. La qualità del gioco scade con il passare dei minuti, Parma ha ancora energie per un paio di fiammate vanificate dalla buona attitudine al placcaggio mostrata in questa fase di gioco da Gnata e ancora una volta da Tonello. Ed è proprio Tonello che al 73’ esce claudicante dal campo. Entra Dolcetto che in prima linea come tallonatore e Cenghialta passa a “flange”. Da registrare l’ottava meta biancorossa, firmata da Traverso al 78’, frutto di una bella apertura di Marchiori per Pavin e da questi a Traverso al quale non resta che depositare la palla in area di meta. La seguente trasformazione di Pavin fissa definitivamente il punteggio sul 52 a 14, 8 mete per i nostri e due per gli ospiti. La partita si chiude con l’Amatori in avanti alla ricerca di un passivo meno pesante, ma i nostri fanno buona guardia e seppur giocando negli ultimi istanti al limite del regolamento, riescono ad impedire la segnatura ai parmensi. Vince il Rangers Rugby Vicenza contro un avversario coraggioso e mai domo anche se il differente tasso tecnico fra le due compagini ha giocato un ruolo fondamentale sull’esito finale della partita. All’Amatori va un plauso per loro carica agonistica e alla loro sportività. Ai biancorossi, doverosi e meritati complimenti in attesa che un Babbo Natale, il cui costume non a caso è biancorosso, porti da Alghero il dono più bello, quello che renderebbe questo Natale ovale assolutamente strepitoso. Cala ora il silenzio al Comunale, quello stesso silenzio che ha preceduto la partita. Un silenzio che per la stragrande maggioranza dei presenti non aveva un perché. Dopo, solo dopo, si è saputo che andava alla memoria di Antonio Rampazzo, padre di Roberto, il nostro coach. A lui vanno le condoglianze di tutta la famiglia del Rangers Rugby Vicenza. Un abbraccio a Roberto.

Rangers Rugby Vicenza:  Doglioli (Cap), Marchiori, Gastaldo (1’ s.t. Traverso), Herenù, Iotti (18’ s.t. Bonuomo), Pavin, Masi (21’ s.t. Oliva), Stanfill, Tonello E. (33’ s.t. Dolcetto), Torregiani (V. Cap) (20’ s.t. Pelizzari), Gnata, Rizzo (1’ s.t. Fracca), Mazzini, Barbato (1’ s.t. Cenghialta), Pogni (13’ s.t. Furegon).
Allenatori: Matteo Piovene e Roberto Rampazzo

Amatori Parma Rugby Soc. Coop.: Torri (1’ s.t. Spaggiari), Mattoccia, Ciccarelli, Carra, Letizia, Orlandini, Mordacci (30’ s.t. Aggazzi), Andreozzi, Della Ragione (20’ s.t. Cavazzini), Bonatti (6’ p.t. Kouassi, 33’ s.t. Tanzi), Pasini (1’ s.t. Negri), Smersù, Coraci (21’ s.t. Bertolini), Buzaj, Bertozzi (10’ s.t. Quaranta).
Allenatore: Mey

Marcatori: p.t.  6’ m. Torregiani tr. Pavin (7-0); 16’ m. Doglioli tr. Pavin (14-0); 21’ m. Rizzo tr. Pavin (21-0); 24’ m. Pasini tr. Orlandini (21-7); 29’ m. Barbato tr. Pavin (28-7); 35’ m. Torregiani (33-7); 38’ m. Iotti (38-7); s.t. 4’ m. Buzaj tr. Orlandini (38-14); 21’ m. Stanfill tr. Pavin (45-14); 38’ m. Traverso tr. Pavin (52-14).

Calciatori: Pavin (Rangers Rugby Vicenza) 6/8; Orlandini (Amatori Parma Rugby Soc. Coop) 2/2.

M.V.P.: Herenu

Arbitro: Bertelli (Brescia)
G.d.l.:  Secci, Platania.

Note: Tempo variabile tendente al sereno, campo in ottime condizioni. Stadio Comunale 450/500 Spettatori

Punti conquistati in classifica: Rangers Rugby Vicenza 5; Amatori Parma Rugby Soc. Coop. 0

Classifica aggregata: Rangers Rugby Vicenza 32; Amatori Parma Rugby Soc. Coop 9;

 

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